Progetto SPID - Sostenere la Partecipazione all’Innovazione Digitale

Guida semplice alla lettura del sistema di classificazione dei giochi elettronici e all’utilizzo del Parental Control

Italiani popolo di videogiocatori, come confermano gli ultimi dati il consumo di videogiochi registra un giro d’affari di 2 miliardi e 243 milioni di euro nel 2021 con 15,5 milioni di persone, ovvero il 35% della popolazione italiana compresa tra i 6 e 64 anni, di cui il 56% uomini e il 44% donne.
Le fasce d’età in cui si videogioca di più sono quelle tra i 15-24 anni e tra i 45-64 anni che registrano rispettivamente 3,7 milioni di videogiocatori al loro interno.
Sono 8,7 le ore di gioco a settimana svolte in media su console home, console portatili, PC, smartphone e tablet.
Non tutti sanno che esiste un preciso sistema di classificazione dei videogiochi, in base all’età ed ai contenuti.
Nel 2003 è stato sviluppato il PEGI (Pan European Game Information), un metodo di classificazione di videogiochi per consolle, computer e mobile.
PEGI aiuta i genitori e tutti i consumatori ad adottare decisioni informate nell’acquisto dei videogiochi, fornendo una classificazione dei videogiochi in base all’età in 35 paesi europei .
In Italia l’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni con la Delibera 359/19/CONS ha emanato le linee guida relative alla classificazione delle opere audiovisive destinate al web e dei videogiochi, stabilendo la equipollenza del sistema PEGI relativamente alle classi di età̀ e ai descrittori dei contenuti.
Obiettivo di questa semplice Guida, realizzata nell’ambito del progetto SPID (Sostenere la Partecipazione all’Innovazione Digitale) del Movimento Difesa del Cittadino, è quello di aumentare la consapevolezza dei cittadini consumatori nell’acquisto e nell’utilizzo anche gratuito dei giochi elettronici.

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