“Il cibo è salute – Intervento 1″.
Descrizione del progetto: Rapporto ambiente, cibo e salute, come garantire un futuro alla salute dei bambini?
“Realizzato nell’ambito del Programma Generale di Intervento della Regione Umbria, con l’utilizzo dei fondi del Ministero dello Sviluppo Economico. Ripartizione 2018”. Progetto n. 15 “Il Cibo è Salute”. Intervento n. 1.
A questa domanda, MDC intende rispondere con il Rapporto “Ambiente, Cibo e Salute dei Bambini in Umbria”, realizzato con il prezioso supporto scientifico del Dott. Carlo Romagnoli, presidente di Isde Umbria, Partner Scientifico del Progetto MDC “Il Cibo è Salute”
Il rapporto “Ambiente Cibo e Salute” è l’indagine principe del Progetto MDC “Il Cibo è Salute”, commissionato alla International Society of Doctors for Environment (ISDE), Partner Scientifico del Progetto. Il Focus del presente rapporto si concentra sul rapporto “Ambiente, Cibo e Salute dei Bambini in Umbria” e condensa le evidenze provenienti da diverse fonti, elaborate negli ultimi 10 anni, sui tre oggetti di ricerca.
La International Society of Doctors for Environment (ISDE) è una società scientifica internazionale che fa parte della rete di organizzazioni che nel mondo a vario titolo collaborano con l’OMS. Al centro dei fini statutari di ISDE si colloca il concetto di “advocacy degli esposti” che mira a fornire ai cittadini che vivono situazioni di esposizione involontaria a rischio, informazioni fondate sulle migliori evidenze scientifiche disponibili che permettano di avviare programmi ed interventi di prevenzione primaria ambientale volte ad abbattere e/o ridurre quanto più possibile i rischi per la salute.
Negli ultimi 20 anni le crescenti preoccupazioni per gli effetti sulla salute delle crisi climatica e ambientale hanno visto ampliarsi la platea di soggetti che intervengono sui temi della promozione ed educazione alla salute: in particolare è la Carta di Ottawa (OMS 1986) che amplia la funzione di promozione della salute sia nei fini – dare i mezzi alla società per comprendere i problemi di salute e per intervenire al fine di governarli efficacemente – che negli strumenti, stimolando il ruolo attivo della società civile nello sviluppo e promozione di azioni che possono aumentarne il potenziale di salute.
Le associazioni consumatori, alla luce delle competenze che la normativa attuale assegna loro, rivestono un ruolo importante per l’interazione critica con quella parte di cittadinanza che si interroga sulla qualità dei propri comportamenti e su quali siano le migliori indicazioni da seguire anche nelle scelte quotidiane in materia di ambiente, cibo e salute.
Nel caso di specie il progetto: “Il Cibo è Salute”, facente parte del Programma della Regione Umbria a vantaggio dei consumatori, DGR N. 1018 DEL 06/09/2019, realizzato con l’utilizzo dei fondi del Ministero dello Sviluppo Economico. Ripartizione 2018, che vede quale soggetto ideatore e attuatore il Movimento Difesa del Cittadino di Perugia, vuole attivare interazioni multilivello con il mondo della scuola sulla relazione ambiente cibo e salute dei bambini e ISDE Umbria, con tale rapporto, si propone di mettere a disposizione le migliori evidenze disponibili per qualificarne l’intervento.
Di quali CONTENUTI si compone il Rapporto “Ambiente, Cibo e Salute dei Bambini in Umbria”?
Dopo aver illustrato gli obiettivi conoscitivi ed operativi del Rapporto, nel capitolo MATERIALI E METODI vengono forniti sintetici elementi di conoscenza:
– sul modello che attualmente raccoglie le principali evidenze scientifiche che permettono di comprendere le modalità con cui si sviluppano le malattie: l’ipotesi dell’origine evolutiva della salute e della malattia dell’organismo, di cui vengono fornite basi bibliografiche ed una sintetica rappresentazione grafica, da cui risulta che la suscettibilità di ciascun individuo a sviluppare o meno patologie nel corso della vita si forma nel periodo perinatale per effetto della interazione tra genotipo ed epigenotipo, sulla base di una serie complessa di stimoli ambientali, che possono prevedere un ruolo importante per le sostanze inquinanti, tra cui assumono rilevanza i cosiddetti interferenti endocrini (emessi da produzioni industriali del settore chimico e contenute in pesticidi, additivi alimentari, metalli pesanti, contenitori per acque ed alimenti, cosmetici, etc.), capaci di mimare l’azione degli ormoni senza esserlo, il che, in definiti periodi dello sviluppo (finestre di suscettibilità) comporta, anche a dosi molto basse, effetti biologici che sarebbe bene non avvenissero; al riguardo vengono forniti i dati che emergono dai bio – monitoraggi che forniscono misure allarmanti sulla diffusione di miscele di tali sostanze in un campione di mamme e bambini a livello europeo, ma anche su campioni di donne umbre;
– sull’approccio sistemico all’analisi del mondo reale;
– sulle modalità di gestione comune, fondamentali per una efficace tutela dell’ambiente.
Questa sezione rappresenta dunque la base interpretativa per comprendere le interazioni tra ambiente, cibo e salute dei bambini.
Successivamente vengono riportate alcune evidenze disponibili relative alla Regione Umbria.
Nella sezione A) dei risultati, vengono fornite le principali evidenze fornite dall’analisi dei dati demografici per la Regione e le due Province di Perugia e Terni, facendo emergere un quadro complessivo di riduzione del saldo naturale ( più morti che nuovi nati) particolarmente evidente nel Ternano, mentre, il saldo migratorio, che non riesce più a compensare come negli anni passati, la riduzione della natalità’.
Nella sezione B) vengono riportate alcune evidenze relative ai rischi da determinanti ambientali per la salute dei cittadini ed in particolare dei bambini. Utilizzando le pubblicazioni disponibili, è stato possibile fornire un quadro molto dettagliato dell’inquinamento dell’aria (la matrice bene comune più studiata è senz’altro l’aria) dove vengono messi a confronto indicazioni OMS e valori soglia definiti da Italia e UE, facendone emergere differenze e rischi, con un approfondimento su Terni, indubbiamente la città e l’ambiente più inquinato dell’Umbria, dove purtroppo studi evidenziano che l’inquinamento è di livello tale da creare un rischio non cancerogeno più elevato per i bambini in tutti i quartieri della città mentre il rischio cancerogeno è più elevato per bambini e adulti in due quartieri della città.
Evidenze fornite dall’IPSRA sullo strato di acque superficiali e profonde sono fornite nella sezione dedicata all’inquinamento delle acque.
La sezione C) fa il punto sull’approccio programmatico e sul sistema di interventi da attivare a livello globale e locale per garantire sostenibilità’ ambientale ad una dieta congrua per tutte e tutti gli ormai quasi 8 miliardi di abitanti del pianeta terra: la strategia EAT sintetizza l’approccio globale che deriva dal miglior approccio razionale al problema, articolandosi in due target (1) fissare obiettivi scientifici per diete sane; 2) produzione alimentare sostenibile) e cinque strategie:
1) puntare ad un coinvolgimento internazionale e nazionale per la transizione verso diete sane;
2) riorientare le priorità’ passando da una produzione di quantità ad una di qualità;
3) intensificare in modo sostenibile la produzione di alimenti per ottenere prodotti di qualità;
4) attivare una governace delle terre e degli oceani solida e coordinata;
5) ridurre almeno della metà le eccedenze e gli sprechi alimentari in linea con gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile ONU.
La sezione è corredata da un glossario.
La sezione D) presenta i punti critici e le cose importanti da fare per rendere appropriati i comportamenti alimentari e le attività motorie – due fattori strettamente interconnessi – di bambini e famiglie.
Al riguardo vengono presentati:
– i principali risultati che emergono dai bilanci di salute realizzati dai pediatri di libera scelta in Umbria;
– i principali risultati che emergono dall’indagine nazionale “Okkio alla Salute” che fornisce preziose indicazioni su conoscenze, atteggiamenti e comportamenti di famiglie e bambini in Italia e distintamente in Umbria (con approfondimenti teoricamente disponibili per le due province, qui non riportati per l’assenza di differenze sostanziali);
– i principali risultati delle indagini condotte nelle scuole che partecipano al programma di intervento promosso da MDC, con una espansione prodotta dall’Istituto Comprensivo Mazzini di Magione;
La sezione E) contiene le raccomandazioni finali che si condensano nel titolo “Come garantire un futuro alla salute dei bambini?” e che contengono:
– le indicazioni della Commissione internazionale WHO, UNICEF e Lancet per integrare alimentazione sostenibile a livello globale con gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell’ONU;
– una breve presentazione di un modello di prevenzione primaria territoriale detto “ecodistretto” sviluppato da ISDE Umbria insieme al Coordinamento Regionale Umbria Rifiuti Zero per ridurre/ abbattere le esposizioni ambientali, prevenire gli spossessamenti delle matrici aria, acqua e suolo, i nostri beni comuni fondamentali per la nostra vita e per quella di tutti gli organismi viventi, da parte di produttori di rischio che le inquinano ed eliminare gli ingenti costi legati alle esternalità negative prodotte da produzioni inquinanti, ben sintetizzate nel paragrafo dedicato agli effetti sulla salute dei bambini in una realtà inquinata come Terni;
– le indicazioni che una pediatra di base, sensibile alla prevenzione di rischi per la salute dei bambini derivanti da cibo e ambiente, fornisce alle famiglie in occasione dei bilanci di salute. Un sentito ringraziamento al Dott. Carlo Romagnoli e ad Isde, per la completezza e ricchezza di un rapporto che tutti dovrebbero leggere, perché il Cibo è Salute!