Pandemia e salute mentale, condizioni ancora critiche

Pandemia e salute mentale, condizioni ancora critiche

A due anni dall’inizio della pandemia sono ancora critiche le condizioni psicologiche ed emotive delle persone: è quanto emerso dai dati di Telefono Amico Italia, che nel 2021 ha superato la soglia delle 100mila richieste d’aiuto ricevute.

L’aumento rispetto alla situazione pre-pandemia è drammatico: infatti le richieste d’aiuto sono cresciute dell’85% e la situazione è in progressivo peggioramento. Per quanto riguarda l’anno 2021 le richieste d’aiuto sono cresciute del 13% rispetto all’anno precedente.

“È proprio adesso che si iniziano a vedere con chiarezza i danni della situazione vissuta in questi due anni – spiega Maurizio Pompili, Professore Ordinario di Psichiatria presso Sapienza Università di Roma e Direttore della UOC di Psichiatria presso l’Azienda Ospedaliero-Universitaria Sant’Andrea di Roma. – Se da un lato la società sta ripartendo e si comincia a intravedere il ritorno alla normalità, dall’altro iniziano a essere evidenti le ferite lasciate dalla pandemia sulle persone più colpite emotivamente“.

I dati di Telefono Amico

Il servizio WhatsApp Amico (raggiungibile via chat al 324 011 72 52 tutti i giorni dalle 18 alle 21) è quello che ha riscontrato l’aumento più considerevole di utenti rispetto al 2020: le richieste d’aiuto ricevute dai volontari sono aumentate del 56%, passando dalle oltre 6mila a quasi 10mila. WhatsApp Amico è, inoltre, il servizio di ascolto più utilizzato dai giovani: il 27,8% degli utenti ha tra i 19 e 25 anni, il 22,8% tra i 26 e i 35 e il 19,2% ha tra i 15 e i 18 anni. Gli utenti sono per il 66% donne.

Il servizio telefonico (numero unico nazionale 02 2327 2327) è, invece, quello che ha riscontrato un maggior incremento di nuovi utenti – persone che in passato non avevano mai chiesto aiuto a Telefono Amico Italia – rispetto al primo anno di pandemia: nel 2021 sono stati oltre 46.500, il 35% in più rispetto allo scorso anno, e sono cresciuti addirittura del 160% rispetto al pre-pandemia. Il 24,91% di chi chiama ha tra i 46 e i 55 anni, a seguire le fasce di età più rappresentate sono quella tra i 56 e i 65 anni (21,8%) e tra i 36 e i 45 (21,53%).

Per quanto riguarda le urgenze alla base delle richieste di aiuto, secondo quanto emerso dall’analisi di Telefono Amico Italia il 58%, sia di chi chiama sia di chi scrive su WhatsApp o Mail@mica, segnala problematiche legate all’area del sé, come bisogno di compagnia, tematiche esistenziali, solitudine; un’altra parte di utenza (il 23% di chi telefona, il 32% di chi utilizza WhatsApp e il 21% di chi scrive utilizzando la mail) si trova ad affrontare difficoltà relazionali con famigliari, amici, partner; altri utenti ancora (il 7% per telefono e WhatsApp e l’11% per il servizio di ascolto via email) si trovano a vivere una situazione di emarginazione.

Desta preoccupazione anche l’aumento delle telefonate con segnalazioni di malattia psichica, che sono cresciute del 29% rispetto allo scorso anno.

 

Contenuto condiviso nell’ambito del Progetto Covid-19. “Realizzato/acquistato/condiviso nell’ambito del Programma generale di intervento della Regione Umbria con l’utilizzo dei fondi del Ministero dello sviluppo economico. Ripartizione 2020”

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